È arrivata a Bari la 21° Festa dei Popoli, il festival interculturale che promuove l’incontro tra popoli e culture, i programma dal 22 al 25 maggio nel giardino Princigalli.
La manifestazione, promossa dal Centro Interculturale Abusuan, dai missionari Comboniani e da CGIL con il patrocinio del Comune di Bari e la collaborazione di un’importante rete di associazioni, comunità straniere e istituti scolastici, ha previsto quattro giornate di festa nel segno della pace, con eventi gratuiti di musica, spettacolo, danze, artigianato, la condivisione di enogastronomia e tradizioni popolari e con numerose attività pensate per i più piccoli.
Il tema dell’edizione 2025, «Occhio al mondo», ha voluto essere un invito rivolto a tutti gli uomini e le donne a guardare all’incontro tra le culture come a una risorsa preziosa, capace di arricchire e donare una visione più ampia e sfaccettata in ogni ambito sociale. Un appello a osservare con attenzione e consapevolezza ciò che accade nel mondo, focalizzandosi su temi globali relativi alla società, alla cultura, all’ambiente e mantenendo un occhio critico ma allo stesso tempo empatico, capace di stimolare la riflessione.
Anche quest’anno la nostra scuola non poteva mancare, una scuole ove l’incontro tra culture, l’empatia e la collaborazione costruttiva sono i punti cardine.
Abbiamo allestito lo spazio espositivo messoci a disposizione con i manufatti prodotti dai corsisti del I livello della sede Melo in occasione del Progetto interdisciplinare «Ri-Creare» della prof.ssa Radicchio (un focus sul riciclo e il riuso di materiali nell’ottica di ridurre lo spreco e preservare l’ambiente): elementi di arredo con materiali riciclati e con i quadretti realizzati dai corsisti della sede Massari in occasione del progetto finanziato dal Comune: «Memorie blu, atlante emotivo impresso su carta attraverso la cianotipia»: stampe fotografiche con composizioni di elementi naturali dei docenti: proff.ri Mirta Lerede, Marco Marsigliano, Valeria Bottalico e Concetta Ferri.
Creatività ed esperienza d’arte, quindi, al servizio dell’ambiente mostrando le proprie capacità manuali e il proprio vissuto intessuto di ricordi ed emozioni dipingendo di blu il proprio sguardo intimo.
Monica Fornelli
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